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Qualunque cosa ti accada, non sei l'unico a cui succede

Un aspetto curioso degli esseri umani, è che quando ci accade qualcosa - e specialmente se negativo - spesso pensiamo di essere gli unici a cui capita. Questa convinzione può diventare particolarmente angosciante se soffri di problematiche sociali e di personalità:
  • Se sei timido e non riesci a parlare o a partecipare a situazioni sociali
  • Se sei preda di forti paure, ansie e frustrazioni
  • Se, ad una certa età, ancora non sei riuscito ad avere una relazione sentimentale e/o sessuale
  • Se ti senti impotente e incapace di arrivare ad un certo obiettivo (lavorativo, affettivo, personale, ecc.)
  • Se ti sorgono pensieri o desideri inquietanti
  • Se il tuo corpo non funziona come dovrebbe, o come vorresti, o presenta strani disturbi inspiegabili
  • Se ti capita un evento doloroso, distruttivo o tragico, oppure semplicemente frustrante...
In questi casi è facile pensare "Sono l'unico a cui succede...!" (specialmente se sei giovane o con poche esperienze). Può sembrare che tutti siano migliori di te, che tutti siano più sereni e felici, che tutti siano più risolti e maturi, o più fortunati... mentre tu sei l'unica persona debole, fragile e fallimentare. Ti vedi come "il vaso di coccio tra i vasi di ferro".

Ma in realtà non è mai così: qualunque cosa ti succeda, qualunque tipo di evento o problema, capita anche a tante altre persone. Spesso a milioni di altre persone.
Realizzare questo può aiutare a sentirti meno "sbagliato" o incapace, a riconoscere che sei più "normale" di quanto pensi, ad avere più fiducia nel futuro (se il problema è comune ed altri l'hanno superato, potresti farcela anche tu).

Invece, credere di essere l'unico a vivere una certa situazione negativa ti porta a convincerti di essere peggio di tutti gli altri, a perdere fiducia nelle tue capacità, e ti scoraggia dal tentare. E' quindi una convinzione pericolosa - oltre che irreale.

“Qualunque cosa ti succeda,
capita anche a tante altre persone”

Perché gli altri ci sembrano migliori di noi

Ma perché ci sembra che gli altri siano più capaci e felici di noi? La spiegazione più semplice è che le persone portano delle "maschere", e mostrano al mondo la versione migliore di sé. E' molto difficile che qualcuno venga a confessarti di essere depresso, di odiare se stesso, di sentirsi bloccato in un matrimonio infelice, o che di notte si sveglia in preda al panico.
Tutti abbiamo bisogno dell'approvazione altrui, e per questo cerchiamo di apparire forti, fiduciosi e di successo; e al tempo stesso, nascondiamo quelle parti di noi - e della nostra vita - che più riteniamo scadenti, disprezzabili o imbarazzanti.

Puoi stare certo che, dovunque andrai, intorno a te ci saranno persone problematiche, ansiose, infelici, sofferenti o disperate. Però tu non lo sai, e per questo puoi pensare di essere l'unico ad avere quelle difficoltà. Solo se saprai leggere negli sguardi di quelle persone, al di là delle maschere, vedrai in quegli occhi paura, dolore, confusione e incertezza - simili ai tuoi.

Se stai vivendo questo, sei normale

Di seguito riporto qualche esempio di pensieri o stati d'animo piuttosto diffusi, ma che le persone spesso vivono come un loro problema fuori dal comune.
Se...
  • Ti senti spesso solo
  • Pensi che nessuno ti capisca
  • Non ti piace come sei (fisicamente e/o caratterialmente)
  • Pensi di non essere "abbastanza qualcosa" (bello, bravo, intelligente, forte, attraente, ecc.)
  • Credi di essere un fallito
  • Non ti vuoi bene
  • Temi di non essere normale
  • Sei bloccato da qualche paura
  • Hai pensieri o comportamenti ossessivi
  • Fai sempre gli stessi errori, ti sembra di non imparare
  • Ti sorgono desideri oscuri, voglie inconfessabili, impulsi scandalosi
  • Ti innamori sempre della persona sbagliata
  • Ti sembra che la tua vita non abbia scopo
Se ti ritrovi in questa lista, stai tranquillo: non sei il solo a cui capita. Anzi, sei in buona compagnia! :-)
Tutti questi pensieri o situazioni capitano a moltissime persone; alcuni a quasi tutti noi. E' semplicemente umano.

Riconoscere che tutti abbiamo paura, tutti soffriamo, e tutti "zoppichiamo" nella vita (quantomeno a volte), ci aiuta a sentirci simili agli altri, e quindi più vicini e meno isolati. Non sei un'isola in mezzo all'oceano, ma un albero immerso nella foresta.

“Tutti abbiamo paura, tutti soffriamo,
e tutti 'zoppichiamo' nella vita”



"Le uniche persone normali sono quelle che non conosci molto bene."
(Alfred Adler)


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